In qualità di associazione anonima, la riservatezza dei nostri membri è sempre rispettata e rispettiamo l’anonimato presentandoci col solo nome proprio o un pseudonimo. Non ci sono registri o formalità da espletare. Nel gruppo dipende esclusivamente da noi cosa scegliamo di raccontare agli altri di noi stessi.
Questo anonimato ci dà anche la libertà di condividere i nostri pensieri e sentimenti alle riunioni, perché ciò che viene detto non deve essere al di fuori riferito a nessun altro. Nessuno è tenuto a parlare o a dare informazioni personali. Attraverso le riunioni settimanali scopriamo che non siamo soli con le nostre sofferenze, e troviamo persone premurose che ci sostengono nel nostro recupero in un ambiente di gruppo cordiale ed accogliente nel quale condividere senza paura di essere criticati.
il 3° Concetto di EA recita: Rispettiamo l’anonimato; non facciamo domande. Cerchiamo di creare un ambiente di amore e di accettazione. Poco importa chi siamo, o ciò che abbiamo fatto in passato. Noi siamo i benvenuti.
11 e 12 Tradizione recitano:
11. La politica delle nostre relazioni pubbliche è basata sull’attrazione, piuttosto che sulla propaganda. Noi dobbiamo sempre conservare l’anonimato personale, nei confronti della stampa, della radio e degli altri mezzi d’informazione.
12. L’anonimato è la base spirituale delle nostre tradizioni e ci ricorda sempre di porre i princípi al di sopra delle personalità.